Vincenzo Noto |
365 giorni per vivere e agire meglio Diamo uno “stop” agli “auguri” formali e del disimpegno
Abbiamo davanti a noi la possibilità e il dono di vivere altri 365 giorni all’insegna della gratuità e della condivisione. Ogni giorno del 2012 sarà una occasione unica e irrepetibile per renderci vicini e attenti ad uomini e donne, bambini e anziani, che fanno fatica nel cammino della vita. Personalmente sono deluso di quei tanti “auguri”, che in questi giorni di fine anno, si stanno sprecando senza arrivare a qualche gesto concreto di prossimità e di reale trasformazione. Mi permetto di comunicare - a quanti saranno raggiunti da questa breve nota - i miei appassionati auguri carichi di concretezza e di proposte per effettive scelte nel proprio stile di vita. - Il primo augurio è di valorizzare pienamente il “tempo” che Dio ci dona. Non deve passare un’ora o una giornata senza aver realizzato incontri costruttivi, momenti di ascolto, di serenità condivisa, di aiuto e di sostegno, di letture significative e di silenzio orante. - Il secondo augurio è di voler condividere almeno il 5% delle proprie risorse economiche e “mentali” a progetti di solidarietà. Uno nel proprio territorio, l’altro in un Paese in via di sviluppo. (per me sono 50€ al mese... e i progetti non mancano!) - Il terzo augurio è di decidersi a “fare squadra” con altre persone per unirsi in campagne sociali in difesa della dignità umana, della libertà, dell’ambiente e per la promozione della giustizia e della legalità. Individualismo e menefreghismo sono dannosi e ci conducono all’isolamento e alla disperazione. - Il quarto augurio è rivolto ai nostri Sindaci: dedicate almeno una giornata alla settimana all’ascolto vero dei vostri concittadini e degli enti che si impegnano a migliorare la vita delle vostre città. Realizzate o sostenete - in ogni comune o almeno in ogni distretto socio-sanitario - un centro residenziale di accoglienza per le persone in grave difficoltà. Mettete in bilancio capitoli di spesa per l’utilizzo sociale dei beni confiscati alla mafia e per incrementare le azioni a favore dei giovani e delle famiglie. - Il quinto augurio è rivolto a chiunque svolge attività politica a qualsiasi livello o lavora nei pubblici uffici: impegnatevi ad essere più attivi ed efficaci nel combattere la corruzione, la disoccupazione, la cultura mafiosa della sopraffazione, la complicità clientelare e l’arroganza. - L’ultimo augurio è per chi si professa credente: la fede nel Creatore e Signore di tutte le cose non ci può far restare insensibili di fronte alle ferite e ai drammi dei nostri fratelli in umanità. Chi afferma di aver fiducia in Colui che rinnova i cuori, dia la propria testimonianza per affermare nei fatti che solo il bene vince il male, che l’egoismo, il rancore e la superbia portano inesorabilmente alla privazione della gioia di vivere e di sperare.
Spero che questi auguri trovino menti aperte e mani forti. Attendo, con fiducia e rispetto, altri “auguri”.
Mazara del Vallo, 29 dicembre 2011
Don Francesco Fiorino
|
progetto: SoMigrafica 2009