Vincenzo Noto |
A QUANDO IL QUARTO GOVERNO LOMBARDO?
Con questa media rischiamo di avere alla fine della legislatura il decimo governo Lombardo. In diciotto mesi siamo già al terzo e senza una maggioranza precostituita o, almeno, così si dice. Forse sarebbe stato meglio sciogliere l’Assemblea regionale e chiamare i siciliani ad una nuova consultazione in primavera invece di farci assistere a cambi di casacca sempre di cattivo gusto, ad assenze concordate al momento del voto a dichiarazioni roboanti che suonano soltanto offensive per gli elettori che vorrebbero sapere con chiarezza chi governa e chi è all’opposizione. All’opposizione certamente non sono tutti gli uomini fedeli a Berlusconi che aspettano la migliore occasione per qualche piacevole scambio voto-favori, mentre con grande loro sacrificio lo sono i cuffariani non abituati a ruoli simili. Ma all’opposizione non sono nemmeno gli uomini del Pd che per bocca del loro segretario regionale, Lupo, dichiarano che voteranno soltanto le riforme utili alla Sicilia. Ma, intanto, come faranno a dire ai siciliani che a Roma sono contro il governo Berlusconi e a Palermo sostengono Micciché e dell’Utri che del governo romano sono parte integrante? Qualcuno dirà che la Sicilia fa da laboratorio per formule politiche che trovano spazio successivamente. Ma qui più che di laboratorio bisogna parlare di bazar della confusione che finirà per danneggiare non chi si muove benissimo nei meandri della burocrazia governativa, ma chi, dall’opposizione, poteva lavorare per mettere su una proposta politica degna di questo nome in grado di trovare ampi consensi nell’elettorato. Mentre la Sicilia ha bisogno di chiarezza e decisione la classe politica offre confusione e promesse di riforme che restano sempre nei libri dei sogni. E i siciliani aspettano e si disaffezionano sempre più alla vita politica della regione disertando sempre più numerosi le consultazioni elettorali,, e considerano alla fine, il proprio voto o inutile o soltanto merce di scambio da offrire al migliore acquirente…dal momento che tutti sono uguali. Dalle dichiarazioni che l’onorevole Lupo ha fatto in questi giorni sembra capire che la scelta del Pd lui l’ha più subita che voluta e che questo pasticciaccio sia più da ascrivere a Cracolici e Lumia. Ma il segretario è stato eletto da poco con una proposta ben precisa e contro Lumia dichiaratamente filo lombardiano e governativo. Anche questo è un punto da chiarire. Quale è la linea politica della segreteria regionale del Pd?
Vincenzo Noto
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