Vincenzo Noto |
L’Azione Cattolica verso la 46° Settimana sociale (Reggio Calabria, 14-17 ottobre 2010)
In vista della Settimana sociale 2010, e aderendo pienamente alle indicazioni del Comitato scientifico-organizzatore, l’Azione Cattolica Italiana ha inteso realizzare un itinerario di preparazione non semplicemente in ambito nazionale, ma anche – anzi soprattutto – a livello locale, in modo da operare un discernimento ampio e condiviso che coinvolga e interessi esplicitamente il territorio. Si vuole così offrire al cammino e alla vita della Chiesa un contributo significativo e peculiare.
1. L’Ac ha scelto quindi, in primo luogo, di attuare 16 Convegni regionali (uno per ciascuna regione ecclesiale) per interrogarsi su questioni nodali che abbiano attinenza con la realtà locale. Essi rivestono carattere pubblico e sono volti a costituire una “provocazione” per il territorio e per la comunità ecclesiale in esso inserita, stimolando a leggere e interpretare la realtà, a cercare eventuali soluzioni ai nodi che emergono, a recuperare la dimensione missionaria, a coniugare le problematiche del rispetto della vita e della persona con quelle sociali, civili e politiche. I destinatari quindi, oltre alle Presidenze diocesane, ai Consigli diocesani e ai soci, sono tutti coloro che appaiono interessati agli aspetti trattati. Nella fase attuale si è giunti a poco più di metà percorso. I Convegni finora realizzati, infatti, si sono svolti in Basilicata (10 ottobre), sul tema “Il federalismo fiscale: un‘opportunità di sviluppo?”, in Liguria (24 ottobre), sul tema “Liberi per vivere: tra etica e responsabilità sociale”, in Umbria (31 ottobre), sul tema “Lavorare perché, lavorare per chi: Chiesa e lavoro in Umbria, in Puglia (7 novembre), sul tema “La Puglia in cammino verso la legalità: le istituzioni e gli uomini di buona volontà si raccontano”, in Abruzzo-Molise (14 novembre), sul tema “Fede, cultura e lavoro. Un percorso di ricostruzione e di speranza”, in Sicilia (28 novembre), sul tema “Il lavoro nella legalità per lo sviluppo della Sicilia. Il contributo dell’Ac”, nelle Marche (12 dicembre), sul tema “Marchigiani tra emigrazione e accoglienza”, in Lombardia (9 gennaio), sul tema “Quale speranza per il Nord. Tra ricchezza e paura”, nel Lazio (23 gennaio”, sul tema “Rifiutare l’illegalità: impegnarsi per la giustizia. L’Ac in dialogo per il bene comune nel Lazio”. Si è trattato di incontri molto partecipati, in particolare in taluni casi, ma soprattutto preparati con il coinvolgimento di tante persone, che sono state quindi significativamente sensibilizzate. Davvero interessante si è rivelato, tra tutti, il convegno dell’Abruzzo, realizzato tra quelle terre e quelle popolazioni martoriate, ma non per questo prive di speranza. In quella occasione si è infatti volutamente scelta come sede L’Aquila. Va segnalato che i convegni si sono sempre svolti in luoghi di carattere pubblico, quali università (Basilicata e Sicilia), auditorium (Abruzzo e Marche), teatri (Liguria), sedi istituzionali (il palazzo della Regione per la Lombardia e il Comune di Roma per il Lazio, il Palazzo dei priori per l’Umbria). Con tale scelta si è voluta esprimere ancora più esplicitamente la tensione verso una presenza cristiana sul territorio. I prossimi incontri sono programmati nel Triveneto (6 febbraio, sul tema “Oltre la crisi. Etica ed economia del gratuito. Nuovi stili di vita”, nell’Emilia Romagna (20 febbraio), sul tema “Territorio solidale. Costruire la speranza tra sicurezza e marginalità”, in Sardegna (27 febbraio), sul tema “Quale lavoro per quale futuro? L’occupazione sostenibile e il sostegno ai lavoratori in Sardegna”, in Campania (6 marzo), sul tema “I doveri e i diritti. Per una rinnovata coscienza civile nel Mezzogiorno”, in Calabria (13 marzo), sul tema “Avrò cura di te. Promuove l’uomo, proteggere l’ambiente”, in Toscana (21 marzo), sul tema “Storia etica-politica. Attese locali, scenari mondiali”, in Piemonte-Val d’Aosta (11 aprile), sul tema “Volti sfigurati, volti trasfigurati”, il quale richiama l’ostensione della Sindone che si aprirà il giorno precedente. Va inoltre considerato che si è scelto di tenere la sessione di marzo del Consiglio nazionale a Reggio Calabria, proprio per sottolineare l’attenzione nei confronti della sede della Settimana sociale.
2. Per far sì che la preparazione all’evento ecclesiale sia ancora più vissuta in modo fattivo in ambito locale, l’Ac ha poi promosso, a livello diocesano ma anche parrocchiale, la creazione di occasioni di studio, di confronto e approfondimento. Si vuole contribuire in questo modo a dar vita a un appuntamento effettivamente costruito da tutto il mondo cattolico, e dunque pienamente ecclesiale e più capace di interagire adeguatamente con la società. In questa prospettiva di una comune e condivisa preparazione e costruzione dell’evento, le associazioni di Ac si fanno promotrici, insieme a tutte le persone interessate, e in particolare alle altre aggregazioni ecclesiali laicali, della costituzione di comitati locali, parrocchiali e zonali, di “lettura” del territorio, per favorire confronto e ricerca e costruire insieme un’agenda che rappresenti un riferimento non soltanto per i cattolici, ma per un Paese che deve vedere i credenti sempre più consapevoli e partecipi di una responsabilità effettiva per il bene comune. Anche in questo caso, si ha notizia di numerosi incontri sviluppati a livello parrocchiale, con una partecipazione significativa e soprattutto con una preparazione coinvolgente.
3. Si vuole poi dare particolare risalto al prossimo evento ecclesiale, e alle tematiche ad esso relative anche attraverso gli spazi di comunicazione associativi. Numerose sono infatti le occasioni in cui si fa e si farà riferimento a tali tematiche. Basti pensare ai numerosi Fatti del giorno pubblicati sul sito dell’Ac (tra cui la Nota della Presidenza “Una nuova stagione della politica”, che ha preso spunto dalle parole del Card. Bagnasco) e agli articoli sulla rivista Segno. Non va dimenticato che il n. 3/2010 di Dialoghi sarà interamente dedicato alla Settimana sociale e che ampio spazio verrà dato sulla stampa associativa all’evento, nell’imminenza della sua realizzazione, ma anche nella fase successiva, in modo che i suoi esiti possano trovare traduzione a livello territoriale. Si stano inoltre approntando, per i tipi dell’editrice Ave, due pubblicazioni: la prima ripercorre la storia delle Settimane sociali dei cattolici italiani; la seconda vuole invece avere una tensione prospettica. Riprendendo i frutti dei 16 Convegni pubblici regionali, individuerà infatti alcune “parole” significative per l’oggi.
4. Non vanno trascurate, infine, le tante iniziative realizzate e da realizzare a livello nazionale, che, pur non richiamandosi sempre esplicitamente alla Settimana, ne trattano tuttavia le tematiche, che del resto sono “familiari” all’Azione Cattolica. Va sottolineato, tra l’altro, che da tempo l’Ac promuove la Settimana sociale associativa, che si sviluppa a livello diocesano, sulla base di un tema comune, che per l’anno 2009/2010 è: “Saper leggere i segni dei tempi. Perché non giudicate da voi stessi ciò che è giusto?”. Tale settimana è sempre sostenuta dal progetto “per vivere da cristiani la città”, denominato “Sul sentiero di Isaia”. Esso è teso a “mettere in rete!” e far conoscere tutte le iniziative, attuate dall’Ac a livello nazionale e diocesano, che contribuiscono “a costruire una convivenza civile all’altezza della dignità di ogni persona”.
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progetto: SoMigrafica 2009