Vincenzo Noto

 

 

DEMOCRAZIA O MODELLO AUTORITARIO?

 

Berlusconi dice che in Italia non c’è democrazia perchè i giudici lo perseguitano e conseguentemente devono essere puniti.

Confrontiamo la sua libertà democratica con la libertà di chi lavora alla catena di montaggio ed è ricattato.

Ci siamo dimenticati del referendum di un anno fa su Pomigliano d’Arco?  I lavoratori, messi alle strette tra la manifestazione di una posizione di principio e la perdita concreta del posto di lavoro rinunziarono a una parte dei loro diritti per non finire sul lastrico, anche se un significativo 42% oppose resistenza. Quale dovrebbe essere in questi casi la prima preoccupazione di un capo del governo appena decente?  Sicuramente quella di garantire un lavoro tutelato. E invece Berlusconi in quella circostanza, prima del referendum dichiarò testualmente: “ Certo, fa benissimo Marchionne a dirottare gli investimenti all’estero, se passa il referendum”, dimenticando che per decenni la Fiat  è stata foraggiata con denaro pubblico.

Purtroppo il pensiero unico sta toccando tutti gli ambiti della vita sociale, non solo quello economico: il profitto esasperato, i privilegi, l’ingiusta distribuzione del potere mascherata dal paternalismo prevalgono sul legittimo esercizio dei diritti individuali.

Dov’è la sinistra? Cosa propone di diverso rispetto all’attuale governo? Chi parla più del binomio sviluppo legalità e potere responsabilità? La logica macroeconomica indotta dalla globalizzazione condiziona pesantemente il mercato a scapito degli interessi individuali. Chi pensa ai tanti giovani dall’incerto futuro, alle famiglie defraudate del lavoro, ai servizi strapagati e inefficienti, al disastro della scuola e della sanità?

Sono temi impegnativi, meglio parlare delle vicende private di Berlusconi...

 

Pippo La Barba                                                                                                               

 

 

 

 

progetto: SoMigrafica 2009