Premessa
La prima cosa che vorrei dire al lettore è di
considerare questo lavoro non un’opera storica ma un
tentativo di leggere in maniera organica quanto Salvatore
Pappalardo ha detto e scritto per aiutare la comunità
cristiana di Palermo, e in genere della Sicilia, a liberarsi
della mafia, che tanto danno ha fatto e continua a fare a
tutti i siciliani onesti.
Parte di quanto scritto, lo stesso Pappalardo
l’aveva letto e sostanzialmente approvato, quando gli dissi
che ero stato invitato a tenere una relazione su questo tema
a Cologno Monzese dal giornalista Angelo Montonati che
lavorava nel gruppo delle riviste della San Paolo.
Penso che parte dei risultati positivi
raggiunti nella lotta alla criminalità organizzata,
soprattutto nel cambiamento culturale di vasti settori della
comunità isolana, lo si deve a Pappalardo, che non ha
esitato ad esporsi in prima persona, convinto come era che
il bubbone da estirpare aveva radici troppo profonde e non
poteva essere eliminato se non coinvolgendo la popolazione
tutta, cominciando dalle nuove generazioni.
E in un tempo in cui pochissimi a livello
istituzionale erano disposti a parlare di mafia, mentre
altri vescovi se ne stavano completamente zitti, pur
assistendo agli stessi fatti criminosi, e non pochi
accusavano pubblicamente esponenti ecclesiastici di
oggettiva collaborazione con elementi mafiosi.
I documenti, le omelie, gli incontri e i
convegni nei quali
Pappalardo ha parlato di mafia sono veramente
molti, essendo stato arcivescovo di Palermo per 25 anni
pieni. In questo libro sono utilizzati soltanto quelli che,
a mio giudizio, hanno segnato in profondità tanto la società
civile quanto la comunità cristiana a lui affidata da Paolo
VI.
Quanti non hanno conosciuto Pappalardo, e ne
hanno sentito parlare come di un vescovo coraggioso e
battagliero, potranno trovare in questo lavoro elementi
utili a formarsi un giudizio corretto sul rapporto
chiesa-mafia nella Sicilia di un arcivescovo che l'amava
profondamente e soffriva non poco a vederla mortificata per
la presenza della criminalità mafiosa e voleva dare il suo
contributo per la sua liberazione. E credo che lo abbia dato
realmente.
Indice
Pag. 7 Premessa
9 Il giorno della morte
19 Istantanee di un uomo di
religione
23 Lo stile
37 I primi interventi
45 Ruffini e la mafia
59 Rifiutato all’Ucciardone
67 I funerali di
Dalla Chiesa
73 Il primo maxiprocesso
81 Giovanni Paolo II ad
Agrigento
87 L’uccisione di don Pino
Puglisi
95 Conclusione
101
Appendice/1
105
Appendice/2
Scheda
Autore:
Vincenzo Noto
Editrice:
Ila Palma
Costo di copertina: € 15,00
Per prenotazioni: Tel. 0916401992
Cell. 3394212314
Via email:
info@vincenzonoto.it
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