Vincenzo Noto

 

Anno sacerdotale in Sicilia. Come?

 

      

Abbiamo già dato notizia che i vescovi siciliani nel corso dell’ultima sessione dei lavori tenuti nella sede della Cesi a Palermo hanno  “formulato alcuni orientamenti per la celebrazione nelle chiese di Sicilia dell’anno sacerdotale, chiedendo alla Commissione presbiterale regionale e al Centro “Madre del buon Pastore” per la formazione del clero, la predisposizione di opportune iniziative a livello regionale e di indicazioni da proporre ai presbiteri diocesani”.

C’è da parte dei vescovi  l’impegno a non imporre un programma celebrativo dall’alto, ma ad avviare concrete manifestazioni dopo aver sentito gli organismi rappresentativi del clero sia a livello regionale che diocesano.

Il rischio più grosso per manifestazioni ecclesiali di questo genere, e l’anno sacerdotale indetto dal papa per la chiesa universale non si sottrae  al pericolo, è che diventino occasioni per qualche pellegrinaggio, solenni celebrazioni nelle cattedrali, qualche lezione dei professori della facoltà teologica in corsi di aggiornamento e non si affrontino le tematiche più scottanti che riguardano la vocazione al sacerdozio, la crisi delle vocazioni, la formazione nei seminari, gli studi in preparazione agli ordini sacri, lo stile di vita dei presbiteri, le condizioni materiali di abitazione e di assistenza in cui vivono molti sacerdoti, la presenza dei sacerdoti anziani e la necessità di luoghi di vita comunitaria, la testimonianza evangelica anche economica, l’attualità del valore del celibato. E per ultimo, ma particolarmente importante, la condizione economica, spirituale, affettiva in cui vivono quanti hanno trovato difficoltà a mantenere i propri impegni sacerdotali assunti al momento della ordinazione e hanno scelto di lasciare il ministero pastorale.

E’ chiaro che non bisogna dimenticare di ringraziare il Signore per il dono del sacerdozio fatto alla sua chiesa, per il servizio che tanti uomini generosamente hanno reso e continuano a rendere alla chiesa e alla società civile, e gioire con tutte le comunità perché, nonostante le debolezze e le miserie proprie della natura umana, tanti sacerdoti servono la chiesa con amore e  non pochi sono arrivati anche agli onori degli altari svolgendo con grande carità e fede il loro ministero.

Se qualcuno volesse intervenire per offrire un servizio di collaborazione alla Commissione presbiterale regionale o ai vescovi può farlo liberamente e offriamo a tutti questo spazio per un dibattito costruttivo sulle tematiche che abbiamo indicato. Basta mettersi in contatto con il nostro sito.

 

Vincenzo Noto                                                                                                                      

 

 

progetto: SoMigrafica 2009