Vincenzo Noto |
IL COMMERCIO DI MONTECITORIO “PROSTITUIRSI IN POLITICA E’ LECITO”
Facciamoci a voce alta la domanda più semplice del mondo: Perché se un uomo di Fini vota contro un disegno di legge del governo tradisce il sacrosanto mandato conferitogli dagli elettori, e se venti deputati della variegata opposizione parlamentare formano un nuovo gruppo non tradiscono nessuno, anzi lavorano per il bene dell’Italia? Qualcuno dovrebbe spiegare bene agli italiani perché gli elettori di chi vota contro il governo dovrebbero prendere a pesci in faccia gli eletti traditori, e gli elettori dell’opposizione che si ritrovano i loro votati a favore di Berlusconi dovrebbero capire il nobile gesto? In questi giorni stiamo assistendo ad un ulteriore decadimento etico della vita parlamentare e al centro di tutto c’è sempre lui che non vuole ostacoli sulla sua strada, che sa dove e come trovare chi gli assicura un sostegno eterno in cambio di essere ricandidato o di una poltrona con un buon assegno mensile. Nessuno di quanti si preparano a fare il salto dall’opposizione alla maggioranza (e si parla anche di alcuni siciliani molto famosi per le loro vicende giudiziarie) che si ponga problemi di coscienza, di onestà nei confronti dei propri elettori, di coerenza da trasmettere ai propri figli e nipoti! Sembrano accecati dal desiderio di essere acquistati, di valere perché qualcuno si è ricordato di loro nell’anonimato più insignificante nel quale per le proprie qualità naturali affogano. La compravendita di consensi parlamentari a Montecitorio rischia di trasmettere alle nuove generazioni l’idea che a spingere a fare politica è soltanto il proprio tornaconto o il tornaconto del proprio gruppo di grandi elettori. E da qui a passare al disprezzo della stessa politica non c’è da fare molta strada. Così si spiega perché tante persone per bene stanno lontane dalla politica e i giovani più seri non ne vogliono sapere nulla. I vescovi italiani insistono tanto perché i cattolici si mettano in politica, ma credo che ci voglia molto coraggio a proporglielo. Dai giovani portati con i pullman alle manifestazioni di partito c’è poco da sperare. Come c’è niente da sperare dalle giovani veline e candidate miss delle quali il presidente del consiglio sembra apprezzare le solite cose dimostrando profonda gratitudine. Se no non avrebbero senso le polemiche suscitate dalle dichiarazioni dell’onorevole Stracquadanio del Pdl per il quale prostituirsi per fare politica non è un grande problema morale. Complimenti a lui e ai suoi maestri e referenti politici!
Vincenzo Noto
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