Considerazioni a caldo
La domanda classica sul chi ha vinto o chi ha perso diventa il tema dei
tanti commentari che si cimentano a interpretare i risultati di
quest'ultima consultazione elettorale. Ci proviamo anche noi, senza la
pretesa di avere la verità in tasca. Intanto un dato incontrovertibile:
Berlusconi ha avuto una battuta d'arresto. Ha vinto, sì ha vinto ma non
come era nei suoi auspici dal momento che si aspettava una valanga
plebiscitaria di consensi. Naturalmente hanno ragione quanti dicono che
il mancato raggiungimento dell'obbiettivo prefissato sia dovuto al
diffuso astensionismo di quella
parte di elettorato moderato che non disdegna una direzione forte come
quella che Berlusconi vorrebbe esprimere ma costoro si sono chiesti il
perché è avvenuto tutto questo? Anche l'astensione, al di là di un
diffuso trend che caratterizza le democrazie mature, non è senza
significato. Vuol dire che molta gente che non è andata a votare ha
voluto dare un preciso segnale. Quella parte degli elettori, senza
sanzionarlo con un voto avverso, non se le sentita , in questo momento,
di dare il voto al cavaliere ed ha preferito una posizione di attesa.
Fra quegli elettori ci sono molti cattolici moderati, il termine non mi
piace ma è d'uso, i quali ci sono
rimasti male di fronte agli "ozi basso imperiali" del presidente del
consiglio. Est modus in rebus. Quei cattolici stanno ora riflettendo,
molti di loro si chiedono se il loro precedente consenso sia stato ben
riposto. E se queste riflessioni dovessero avere un certo esito le
cose, nel nostro Paese, potrebbero cambiare.
C’è da chiedersi, a questo punto, in che
modo? Non credo che il beneficiario del cambiamento possa essere il PD.
Almeno fino a quando mostrerà il volto
che finora lo ha contraddistinto. Un volto indefinito che ondeggia fra
laicità e laicismo, fra liturgie vetero comuniste e visioni liberal,
coltivando un ceto politico, a cominciare dal suo leader (sic!)
attuale, insignificante. Piuttosto ne beneficeranno, come è già
avvenuto, espressioni di populismo, spesso inconcludente, ma
soprattutto, pericoloso
come quello espresso da Lega o Idv .
Qualche segnale di speranza c’è offerto
dalle minoranze, parlo delle minoranze che fanno il proprio lavoro con
serietà, ma sono troppo minoranze per contare ma troppo spesso la
serietà nel nostro Paese non paga.
Pasquale Hamel
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