Vincenzo Noto

 

 

I RISULTATI ELETTORALI E LA

CRISI DEL BERLUSCONISMO

 

 

Su un elemento concordano i commentatori dei risultati elettorali: il berlusconismo ha preso ormai la strada verso la scomparsa che potrà essere rallentata, ma appare ormai all’orizzonte la grande parola fine. Milano, con i dati a sorpresa del sorpasso del candidato Pisapia sul sindaco uscente Letizia Moratti, parla come sempre il linguaggio della concretezza e del futuro. Qui Berlusconi aveva lanciato un referendum pro o contro di lui e la risposta della sua città dove controlla una miriade di attività economiche è stata abbastanza semplice: per quanto ci riguarda hai fatto il tuo tempo, rappresenti il vecchio della politica, un ostacolo allo sviluppo della comunità meneghina. Un affronto intollerabile da chi si ritiene l’assoluto a cui non si può dire di no.

I riflessi del risultato elettorale di domenica e lunedì si faranno presto sentire sui rapporti Pdl - Lega all’interno della coalizione governativa nazionale perché anche Bossi ha i suoi problemi visto il forte ridimensionamento del suo partito proprio a Milano nella capitale della Lombardia che ha considerato da sempre un suo feudo.

Tra i commentatori c’è chi parla di Liberazione pensando al ventennio fascista e ai 17 anni di Berlusconi, ma c’è da sperare che i tempi finali sfuggano a qualsiasi analogia. La verità è che una politica tutta incentrata su una persona che decide tutto per tutti a tempi lunghi non paga, soprattutto quando chi è chiamato a governare ha enormi interessi personali e di famiglia.

Adesso che Berlusconi si avvia al tramonto e al meritato riposo cominceranno fughe di volpi e volpini che cercheranno nuove collocazioni per restare sempre nelle vicinanze delle stanze dei bottoni e saremo costretti ad assistere a processi politici che nulla hanno di serio per il futuro del nostro paese.

I dati rilevano un altro elemento da non sottovalutare: i soldi, il potere, il  quasi totale controllo di  stampa e televisione non possono impedire il formarsi di un dissenso che trova canali di trasmissione e di diffusione assolutamente impensabili. C’è un tam tam che corre nell’etere via Internet che non si riesce assolutamente a controllare e che ha una sua rilevanza nel formarsi del consenso politico.

 

Vincenzo Noto

 

 

 

 

progetto: SoMigrafica 2009