Vincenzo Noto |
SEMPRE PIU’ IMMIGRATI IN SICILIA
Nel 2008 gli immigrati in Sicilia sono aumentati quasi del 17 per cento rispetto all’anno precedente, raggiungendo la cifra di 114.632. E’ il dato più significativo emerso dal dossier statistico sull’immigrazione presentato anche in Sicilia da Caritas italiana in collaborazione con la fondazione Migrantes. Si tratta di un incremento superiore di tre punti rispetto all’aumento medio in tutto il territorio nazionale. Ma si sa che la Sicilia per molti degli stranieri che vi approdano è soltanto una regione di passaggio verso altre regioni dove è più facile trovare lavoro. In Sicilia nel 2008 sono nati 1777 bambini figli di non italiani. Il 20 per cento della popolazione straniera presente in Sicilia è rappresentata da rumeni che lavorano soprattutto nell’ambito familiare come collaboratrici o badanti. Al secondo posto per numero segue la componente tunisina con una fortissima presenza a Mazara del Vallo, e poi quella dello Sri Lanka. Più di un immigrato su cinque risiede a Palermo e provincia, seguono Catania e Messina. Contrariamente a quanto si pensa la presenza maggiore non è islamica ma cristiana perché la gran parte degli stranieri ospiti nell’isola provengono da paesi europei. Il blocco delle carrette del mare incide molto poco sul numero di immigranti che viene a cercare lavoro nella nostra terra. A Palermo l’ufficio per la pastorale delle migrazioni informa che nella chiesa di santa Maria dei Miracoli si celebrano ogni domenica messe in francese, cingalese e inglese, mentre in lingua Tamil si celebrano nelle chiese di santa Ninfa, santa Chiara e san Filippo allo Zen. E’ possibile partecipare alla messa in polacco nella parrocchia di santa Luisa de’ Marillac e in lingua rumena (ortodossi) nella chiesa di san Giorgio. Ogni mese dal 15 novembre sino al 16 maggio sono in programma celebrazioni interculturali secondo un calendario disponibile all’ufficio diocesano per la pastorale delle migrazioni di Palermo.
Vincenzo Noto
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progetto: SoMigrafica 2009