Vincenzo Noto

 

 

L’EVERSIONE DI STATO

 

Il nostro paese ha dovuto fronteggiare nella sua storia recente attacchi eversivi di estrema gravità che hanno comportato un prezzo altissimo in termini di vite umane. Ma che l’attacco alle istituzioni provenisse dall’interno, addirittura dai massimi organi dello Stato, nessuno lo avrebbe mai immaginato. L’attacco destabilizzante del capo del Governo in primo luogo alla magistratura, ma anche alla scuola pubblica e ad altri poteri dello Stato determina una situazione inedita e pericolosa per la democrazia su cui secondo me dovrebbe intervenire con maggiore decisione il Presidente della Repubblica, supremo garante della Costituzione.  La lettera che Napolitano ha inviato al vice presidente del Consiglio Superiore della Magistratura Vietti è un primo passo in questa direzione. Sulla divisione dei poteri risiede il fondamento di ogni democrazia. Le maggioranze parlamentari, per di più fluttuanti e spesso ottenute con l’utilizzo spregiudicato di cariche governative, non possono consentire a chi detiene il potere esecutivo invasioni di campo in ambiti che non gli sono propri. L’escalation eversiva si rivela particolarmente virulenta nei confronti del potere giudiziario mediante la minaccia e in certi casi  l’attuazione di commissioni d’inchiesta sull’operato dei magistrati nell’esercizio delle loro funzioni per presunti procedimenti “politici”. Questa  cosa è di un potenziale eversivo inimmaginabile perchè costituisce una sorta di spada di Damocle sulla testa di chi esercita la funzione giudiziaria.

Ricordiamoci che tutte le dittature sono iniziate con la delegittimazione del potere giudiziario.

 

Pippo La Barba 

 

 

 

 

 

progetto: SoMigrafica 2009