Vincenzo Noto

 

 

IL RICCO EPULONE

E IL  RISPETTO PER L’ITALIA

 

 

Fango, sempre fango, fortissimamente fango che cade ogni giorno di più sulle istituzioni del nostro paese grazie alla vita privata che il presidente del Consiglio conduce tra una villa e l’altra e tra un’alcova e l’altra.

Non è  affatto vero che la vita privata di un uomo pubblico è soltanto un qualcosa di personale nel quale gli altri non hanno diritto di entrare. Un uomo pubblico ha il dovere di condurre una vita moralmente specchiata per essere di esempio e modello a tutti i cittadini. Un uomo pubblico che in privato ruba merita di stare alla direzione della cosa pubblica? Un uomo pubblico che, secondo quanto afferma la sua ultima moglie, ha il debole per le ragazzine, e come i fatti di cronaca delle ultime settimane sembrano provare, può parlare con dignità e credibilità alle nuove generazioni proponendo modelli di comportamento virtuosi? Quale è l’italiano ideale per il presidente del Consiglio? A quali modelli di comportamento deve fare concreto riferimento nella sua vita di ogni giorno? Non si tratta soltanto  di cogliere gli aspetti penali e delinquenziali di determinati comportamenti libertini, ma anche di valutare le ricadute etiche sul comportamento degli italiani, sul nostro essere nazione, popolo di lavoratori onesti che lavorano per la loro famiglia e non sanno come sbarcare il lunario ogni giorno. E’ chiaro che il presidente del Consiglio politicamente è ormai alla frutta e saranno gli stessi uomini che gli stanno attorno a dargli l’ultima spallata per cacciarlo. Ma il paese Italia rischia troppo perché un uomo del genere ragiona con la logica del muore Sansone con tutti i filistei, con tutto ciò che questo comportamento potrà provocare nei prossimi mesi nella nostra nazione. E c’è da fare un’altra amara constatazione: il presidente del Consiglio ha scelto gran parte dei dirigenti politici e amministrativi a sua immagine e somiglianza e altri si sono adeguati strada facendo non avendo il coraggio di denunciare nulla per non lasciare privilegi e posti di prestigio. Ma è arrivato il momento in cui bisogna che tutti facciano la loro scelta: non si può affossare la dignità di un paese per un uomo che ha perso, a giudizio di molti, la sua. L’Italia ha una storia di grande prestigio e questo patrimonio non può essere disperso per i comportamenti di qualche epulone.

 

Vincenzo Noto

 

 

 

progetto: SoMigrafica 2009