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FINANZIAMENTO AI PARTITI I CONTROLLI SONO NECESSARI I partiti vogliono i finanziamenti pubblici (del resto svolgono un lavoro utile alla collettività) ma non vogliono controlli adeguati su come i soldi sono stati spesi. E il cittadino si insospettisce, anche perché ogni volta che vengono effettuati dei controlli si scoprono fatti e misfatti come siamo costretti a registrare in questi giorni per le vicende che riguardano la regione Lazio e, in particolare, il berlusconiano Franco Fiorito. Possibile che nel nostro Paese stenta ad entrare nella cultura civica di ogni cittadino che i soldi della comunità devono essere amministrati con tanto rigore e rispetto? Eppure sembra che il cittadino comune si ribelli al fatto che nella pubblica amministrazione il denaro della collettività spesso rischia di essere considerato “proprio” del gruppo, della corrente, del capo… La comunità ecclesiale forse mostra poca sensibilità su questo argomento che non viene trattato spesso nelle catechesi in preparazione ai sacramenti né nelle omelie domenicali come se si trattasse di un tabù collettivo o si volesse danneggiare un gruppo politico per favorirne un altro. Così si rischia di accettare il giudizio negativo su tutta la classe politica e amministrativa del paese finendo con l’allontanare ancora di più dalla politica tanti cittadini pronti ad impegnarsi in prima persona nella logica della politica come servizio alla collettività. Certamente la politica ha dei costi che il singolo cittadino non può affrontare ( e non deve) e ai quali si deve far fronte attraverso meccanismi che non devono sfuggire alla trasparenza e al controllo in qualsiasi momento fosse necessario farlo. Ma tra i costi della politica non devono essere annoverate le magagne furbesche di chi ha della politica una visione personale e clientelare. Sono discorsi questi che si fanno a livello nazionale ogni volta che il fenomeno della corruzione politica entra nella cronache per qualche misfatto particolare…ma dopo qualche giorno tutto continua come prima. Tranne l’assistere impotenti all’allontanamento di tanta gente dalla politica e all’emergere di una classe dirigente che a tutto pensa tranne che agli interessi veri della collettività che, d’altra parte, per il suo disinteresse, non merita molto di più. Una volta si diceva che ognuno ha la classe politica che si merita…
Vincenzo Noto
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