Vincenzo Noto

 

 

FORCONI, PROTESTE E SCIOPERI

A DANNO DEI PIU’ DEBOLI

 

 

 

Le proteste dei Forconi o di aggregazioni simili hanno prodotto gravi danni soltanto per i siciliani e, in particolare, per i più deboli. A fare  lunghe file ai rifornimenti di benzina non erano macchine di alti funzionari regionali o statali o di professionisti arroccati a difendere i propri interessi, ma di povera gente che aveva bisogno del mezzo di trasporto per andare a lavorare e rischiava di restare bloccata a casa. I ricchi tutt’al più hanno mandato le macchine con gli autisti a fare il pieno.

Chi organizza manifestazioni del genere dovrebbe avere ben chiari obiettivi, tempi e modalità per non danneggiare categorie di persone deboli e non toccare per nulla i veri destinatari delle manifestazioni. Ma oggi non è nemmeno facile individuare chi organizza e perché, e questa è la cosa più grave che dovrebbe stimolare l’attenzione di chi governa. Si è parlato tanto anche di infiltrazioni mafiosi da parte di autorevoli esponenti di Confindustria.

Le proteste sembrano nascere con una improvvisazione che non porta a nulla se non all’aggravamento dei problemi. Ma, purtroppo, mancano anche i politici che abbiano la capacità di individuare i malesseri sociali e sapere orientare il dissenso verso manifestazioni lecite, prospettando anche le soluzioni capaci di trovare il più largo consenso possibile.

Leaders non ci si improvvisa nemmeno in situazioni di emergenza. Ancora per qualche giorno dovremo leccarci le ferite di una improvvisazione da manuale che ha finito per far pagare il costo reale ai più deboli tra i quali vanno annoverati i contadini che non hanno grandi mezzi per proteggere le loro produzioni.

Molti potranno recuperare col tempo i guadagni perduti in questa circostanza, ma non lo potranno fare certamente i piccoli produttori che avranno già buttato al macero merce che non poteva subire molti ritardi nel consumo.

La politica è rimasta a guardare, sia a livello nazionale come a livello regionale, guardandosi bene dal prendere decisioni che potessero favorire la comunità nel suo insieme. Gli specialisti del disordine hanno forse percepito che il potere politico vive una situazione di estrema debolezza e si sono scatenati per rendere ancora più evidente una incapacità a rappresentare i veri interessi della collettività da parte di politici che non sanno andare oltre i propri interessi.

 

Vincenzo Noto

 

 

 

 

progetto: SoMigrafica 2009