Vincenzo Noto

 

      

 

 

 

Sabato 4 Aprile 2009

 

 

È deciso! A Reggio la 46.ma Settimana Sociale dei Cattolici Italiani
A colloquio con S.E. Mons. Arrigo Miglio

 

 

Reggio 2010, quell’agenda di speranza...

Sarà Reggio Calabria la sede della 46.ma Settimana sociale dei Cattolici Italiani. Dopo quasi 50 anni dalla prima volta (nel 1960 si tenne qui la 33.ma Settimana sociale con a tema: «Le migrazioni interne e internazionali nel mondo contemporaneo»), Reggio sarà di nuovo al centro della vita ecclesiale e sociale dell’intero Paese. Ne abbiamo parlato telefonicamente con S.E. Mons. Arrigo Miglio, Vescovo di Ivrea, nonché Presidente del Comitato scientifico e organizzatore delle Settimane Sociali dei Cattolici Italiani.A cura di Filippo Curatola

 

Eccellenza, non le rubo troppo tempo, ma mi sembra tanto utile chiederLe qualcosa sulla prossima Settimana sociale dei cattolici italiani. Quel che ovviamente (ed è comprensibile) interessa maggiormente, di primo acchito, i nostri lettori, è la scelta della città di Reggio Calabria come Sede della Settimana. Può dirci come vi si è giunti?

La scelta di Reggio è venuta per un insieme di motivi...

 

Anzitutto?
Anzitutto il motivo dell’alternanza nella scelta delle aree del Paese...

 

E dopo Pistoia - Pisa del 2007 era opportuno guardare al Sud...

Appunto... Ma poi anche a motivo dello stesso tema assegnato alla Settimana...


Qual è?

È il tema della speranza...


...che proposto dal Sud del Sud acquista in fondo una sua particolare eloquenza...

Certo, ma anche altri fattori hanno spinto per la sede di Reggio Calabria, che del resto da gran tempo non ospita eventi di questo genere...


Ad esempio?

La serietà delle sfide ecclesiali e civili con cui è impegnata tutta la regione e in particolare la Calabria meridionale, ma insieme la vitalità della Chiesa Reggina, costituiscono elementi di contesto che aiuteranno quanti si faranno coinvolgere dal processo della 46.ma Settimana ad assumere lo spirito che questo passaggio vorrebbe vivere e rafforzare.

 

Torniamo un momento, Eccellenza, al tema del Convegno...

Il tema metterà insieme diversi elementi: l’impegno dei cattolici nell’Italia di oggi, la proposta di un’agenda di speranza per tutti e per un futuro nella libertà.

 

Perché si unisce alla ‘speranza’ il termine ‘agenda’?

Perché vorremmo provare a dare un contributo per definire i contenuti di una agenda di problemi prioritari con cui le istituzioni e i gruppi sociali siano chiamati a misurare le proprie responsabilità...

 

Cioè, Eccellenza? Che funzione avrebbe questa ‘agenda’?

La funzione di questa agenda dovrebbe essere quella di indicare un numero significativamente ridotto di punti di attacco alla crisi attuale del Paese...

 

Capisco, Eccellenza, il perché di ‘un’agenda di speranza’, per evitare in fondo che ci si perda nelle parole - ce n’è fin troppe in giro - e ci si collochi invece sulla frontiera dei fatti, dei problemi, della vita concreta della gente.

È proprio così. È un invito all’intero laicato cattolico a farsi promotore - attraverso il discernimento e il confronto - di una ordinata concentrazione dell’intera comunità nazionale su una lista corta...

 

...l’agenda, appunto...

...si, una lista corta di problemi cruciali...

 

...semplicemente da elencare?

No, ma da inquadrare in una prospettiva che individui già uno spazio dentro il quale condurre la ricerca delle soluzioni...


Così, Eccellenza, si entra nelle dinamiche che interessano già tante chiese del Sud, come ha dimostrato il recente Convegno di Napoli...

Certo, ma non solo... Si entra anche...

 

...Si entra anche?

... nella crescente attenzione che la Chiesa italiana riserva alle dinamiche educative...

 

Perché?
Perché è difficile immaginare che in una agenda di problemi cruciali per il Paese non trovi spazio qualche elemento dei processi e delle istituzioni educative...

 

Grazie, Eccellenza. I lettori adesso cominceranno ad appassionarsi, e non più soltanto per la Sede, ma soprattutto per il tema della Settimana... Ancora è presto, penso, per il programma vero e proprio. Ma può offrirci un calendario anche approssimativo di scadenze?
Ben volentieri. Prima della pubblicazione del ‘Documento preparatorio’ che avverrà nella primavera del 2010, usciranno due testi...

 

...Per quale motivo?

...Per stimolare e raccogliere la partecipazione delle realtà ecclesiali particolari...

 

Il contributo della base, insomma...

Certo. Il primo dei due testi sarà una sorta di ‘biglietto d’invito’, che indicherà la data, il tema e la sede della Settimana e chiederà a chi lo desideri di impegnarsi in quel cammino di discernimento che porti alla stesura di quell’agenda di speranza’ di cui abbiamo parlato...

 

E il secondo?

Il secondo - più o meno nell’inverno 2009-2010 - dovrebbe somigliare a un vero e proprio ‘instrumentum laboris’...

 

Con quale scopo?

Allo scopo di compiere una prima, e tuttavia ‘aperta’, scrematura delle questioni, delle proposte e delle ipotesi che saranno emerse...

 

Grazie, Eccellenza. In un certo senso le dico che ci sentiamo già al lavoro. E nell’attesa di sentirci ancora, fin d’ora Le assicuro il grande calore dei reggini nell’accoglierla per l’attesa Settimana...

 

 

 

progetto: SoMigrafica 2009