Vincenzo Noto

 

 

L’attesa non è stata delusa

 

L’attesa non è stata delusa, un’attesa non solo per conoscere, ma anche per apprezzare e per condividere.

 

Si sa bene che non è necessaria nè richiesta la condivisione dei laici cattolici, dei “fedeli”, rispetto ai documenti dei Vescovi, ma – dal mio punto di vista – la prolusione del Cardinale Bagnasco al Consiglio Permanente della C.E.I. è quanto mai chiara, puntuale e “segna” alcune prese di posizione assai opportune e desiderate nella riconferma di una “Chiesa con chiunque amica” perchè parla “senza arroganza o pregiudizio”.

La vicenda di Dino Boffo, “segno di allarmante degrado del buon vivere civile”, è stata per i Vescovi e la Chiesa un “passaggio amaro”, che ha riscontrato il conforto e la consolazione del Papa; così comincia il Cardinale Bagnasco ed è un’apertura misurata della prolusione, che, tralasciando le vicende personali dell’ex direttore di Avvenire, ne apprezza la professionalità e ritiene tutta la Chiesa italiana oggetto del grave attacco.

Un apprezzamento ulteriore va al presidente della C.E.I. per assicurare che la costruttiva presenza della Chiesa nel Paese non può essere “coartata nè intimidita”.

Da queste chiare affermazioni si attendono, ovviamente, i conseguenti comportamenti della gerarchia, del clero e dei cattolici italiani.

E ancora. Nessun riferimento specifico alle vicende del premier, alla classe politica di governo o di opposizione nè poteva essere diversamente.

Quando, però, al punto 8, il Cardinale Bagnasco, dopo aver raccomandato ai giovani, quale campo di missione irrinunciabile e specifico, la politica nelle sue diverse articolazioni, fa riferimento alla misura, alla sobrietà, alla disciplina e all’onore connessi all’assunzione di un mandato politico (e lo fa in forza dell’articolo 54 della Costituzione) mi par di riscontrare una critica e una contrarietà profonda ai comportamenti del premier e, certamente, di qualunque altro uomo politico che si comporti in modo analogo.

Non si vuole ridurre la ricca prolusione del Cardinale genovese ad una pronuncia antiberlusconiana perchè significherebbe banalizzarla e stravolgerla, ma preme ogni giorno di più sapere e riscontrare se Berlusconi con i suoi comportamenti e le sue politiche per i più deboli riscuote la stima dei Vescovi italiani, oltre il loro doveroso rispetto quale rappresentante del Governo del Paese.

A me sembra che vada emergendo un nuovo atteggiamento della Chiesa cattolica.

Infine, da uomo di scuola, nell’apprendere che il grande tema dell’emergenza educativa sarà il centro del prossimo piano pastorale, auspico che si metta in atto un robusto ed efficace piano di contrasto all’edonismo, all’effimero, al successo ad ogni costo, alla superficialità e all’egoismo, oggi imperanti, frutto della diffusione di una cultura non ancorata ai valori umani forti e condivisi.

Ognuno provi a rintracciare le ragioni di questa situazione e, insieme, proviamo a risollevarci per uscirne fuori avendo una prospettiva di crescita dell’uomo in tutta la sua dignità e con tutti i suoi diritti.

 

Rino La Placa

 

 

progetto: SoMigrafica 2009