Vincenzo Noto

 

Lettera aperta al Sindaco di Mazara del Vallo

su alcune problematiche ed interventi di carattere sociale

 

Mazara del Vallo, 9 maggio 2009

Signor Sindaco,

siamo costretti, ancora una volta, a rivolgerci a Lei pubblicamente ed a utilizzare la presente modalità comunicativa. I tentativi di contattarla in questi giorni non sono andati a buon fine, cosa del resto occorsa nel passato. Siamo convinti peraltro che i  cittadini e le realtà  che operano  nel territorio, soprattutto quelle dedite alle fasce deboli della popolazione, hanno titolo ad essere ascoltati  e debitamente informati circa le scelte e le attività della pubblica amministrazione.

Ci sono tuttora  questioni aperte e nodi irrisolti che qui brevemente si riportano sui quali abbiamo atteso invano una risposta.

1) Gestiamo un bene confiscato in zona Tonnarella che abbiamo adibito (a totale carico della Fondazione San Vito)  a “centro sociale”. Ora l’immobile ha bisogno di un urgente intervento per consolidare il tetto e fermare le infiltrazioni d’acqua piovana. Questa manutenzione straordinaria spetta per legge al Comune; attendiamo di sapere chi provvederà e quando.

2) Con Sua direttiva sindacale del 2007 aveva stabilito di realizzare un anfiteatro all’aperto in un’aera a nostra disposizione dove già svolgiamo da alcuni anni attività con minori e con persone in difficoltà. Nei giorni scorsi, dopo aver terminato l’iter burocratico previsto per la suddetta opera, abbiamo appreso che alla Sua direttiva sopraccitata non è seguita alcun atto concreto. Ci chiediamo: perché e chi non ha predisposto gli atti consequenziali?

3) Circa tre anni fa, all’inaugurazione del nostro Centro per minori “Voci dal Mediterraneo”, Lei aveva affermato pubblicamente che avrebbe disposto che la prima erogazione dello Stato,  che il Comune di Mazara del Vallo avrebbe avuto dalle somme spettanti del 5xmille,  Le avrebbe destinate a sostenere le diverse opere socio-assistenziali della nostra Fondazione. Ad oggi non ci è pervenuta nessuna somma e nessuna comunicazione in tal senso.

4) Nessuna risposta inoltre è a noi pervenuta riguardante l’esclusione della Fondazione San Vito circa l’utilizzo, anche parziale, della nuova struttura comunale destinata a Centro diurno per anziani (oggi denominata “Casa dell’amicizia”). Purtroppo continuiamo ad essere amareggiati e ci chiediamo:  perché un Ente, come la Fondazione, che porta avanti da 6 anni un Centro diurno per anziani (80 persone) non le viene offerta la possibilità di disporre di locali di proprietà comunale? Ed ancora: è possibile che un immobile a destinazione d’uso “centro diurno per anziani” sia utilizzato per iniziative diverse, pur meritevoli, da quello per cui sono stati utilizzati fondi pubblici?

5) Infine desideriamo chiederLe spiegazioni del perché non sia dia opportuno spazio, nell’ultima rimodulazione del piano di zona dei servizi sociali, ad azioni progettuali di contrasto alla povertà ed in particolare alla necessità di avere un Centro di pronta accoglienza per persone in difficoltà socio-economica nel nostro territorio?

Confidando che risposte a queste questioni  possono essere anche date nella pubblica assemblea in cui darà relazione del mandato quinquennale delle Giunte da Lei presiedute, porgiamo distinti saluti.

Don Francesco Fiorino

Presidente della Fondazione San Vito Onlus e Direttore della Caritas diocesana di Mazara del Vallo

                                                                                                                                   

 

progetto: SoMigrafica 2009