Vincenzo Noto |
LA CONQUISTA DELLA LUNA Quaranta anni fa sono stato incollato al televisore partecipando, in maniera fortemente emotiva, al primo allunaggio di tre astronauti americani sul satellite della terra sino ad allora oggetto soltanto di espressioni poetiche e romantiche. Ero convinto, come tanti altri ( basta andare a leggere le cronache di quei giorni), che la ricerca scientifica avrebbe aperto nuovi orizzonti e che di fatto era iniziata la conquista dello spazio. Le vicende successive sono abbastanza note, e la conquista dello spazio è ancora una ipotesi più o meno attendibile, mentre l’umanità deve continuare ad affrontare i soliti problemi, prima di tutto quello di riuscire a sfamare dignitosamente tutti gli uomini. Ma non bisogna togliere agli uomini il diritto di sognare, anche se certe spese per arrivare sulla luna potrebbero essere considerate immorali, visto che non si trovano fondi sufficienti a debellare malattie e a dare l’istruzione necessaria ad ogni persona che viene in questo mondo. Si tratta ovviamente di discorsi molto complessi che affrontano problematiche estremamente variegate sulle quali non sempre è facile trovare un consenso molto ampio. Per quanto mi riguarda oggi come allora continuo a pensare che la ricerca scientifica, anche per andare nello spazio, prima o poi si rivela molto utile per risultati applicabili sul piano sanitario o su altri rami del sapere con risultati tecnologici che non possono non migliorare le condizioni di vita degli uomini. Non credo che si possano considerare spese inutili quelle affrontare per la ricerca di nuovi percorsi nell’universo, sempre che non si dimentichi che dobbiamo camminare bene su questa terra e non fare mancare a nessuno lo stretto necessario a condurre una vita degna di questo nome. Anche se la proposta può essere considerata troppo ovvia credo che si potrebbero ridurre notevolmente le spese per la costruzione di armi atomiche o di qualsiasi altro genere, contribuendo a creare una cultura della vita e destinare gli stessi fondi al campo dell’istruzione e della produzione di alimenti indispensabili all’uomo e in contemporanea sviluppare le prospettive di una ricerca scientifica che non mortifichi l’aspettativa i una umanità che prenda sempre più possesso dell’universo in tutta la sua globalità. Importante è non spendere un euro o un dollaro contro l’uomo e le sue reali prospettive di vita Vincenzo Noto
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progetto: SoMigrafica 2009