Vincenzo Noto |
NON POSSIAMO PIU' TACERE
Non è una riproposizione di un capitolo
del libro "Cuore"; è una scena di vita di oggi a cui giornalmente
assisto. Alle sei e trenta circa, un'auto in male arnese, si ferma
davanti al caffè San Michele a Palermo per lasciare scendere un
ragazzetto di dieci anni che si piazza davanti alla porta del bar per
iniziare il suo lavoro mattutino. E' infreddolito, affamato, e stende la
manina esile in attesa dell'elemosina. Il suo servizio finirà a tarda
sera. Tutto questo nella piu' assoluta indifferenza della gente,
soprattutto di quella gente che spesso protesta indignata per l'assenza
di attenzioni verso le parti deboli. C'è, infatti, molta ipocrisia
nell'atteggiamento che da molte parti si assume nei confronti di
alcune comunità portatrici di cosiddette culture "altre". Un
atteggiamento al cui fondo sta una vera e propria irresponsabile
indifferenza rispetto ai diritti individuali ed alla garanzia della
tutela della dignità della persona umana. Molta di questa gente e'
pronta a gridare contro atteggiamenti discriminatori che a tratti si
manifestano fra di noi, ma preferisce passar sopra a certe aberrazioni
espresse da culture di taluni gruppi. Il riferimento e' alle
comunità Rom, presenti anche nel nostro territorio, la cui
attività ,quasi esclusiva, e' l'accattonaggio. Se infatti qualcuno,
punto da quell'indignazione che e' figlia della cultura dei
diritti, si facesse coraggio e denunciasse l'incompatibilità fra
tali stili di vita e la tutela della dignità della persona umana,
rischierebbe il linciaggio di questi perbenisti.
Pasquale Hamel |
progetto: SoMigrafica 2009