Vincenzo Noto |
ALLUVIONI IN PAKISTAN: NUOVO APPELLO CARITAS Crescono i bisogni dopo le alluvioni di agosto. Avviato un nuovo piano Caritas a beneficio di 360.000 persone per sei mesi: 10,6 milioni di euro per continuare a distribuire cibo, tende, medicinali e a fornire assistenza sanitaria e infrastrutturale Passano le settimane, ma in Pakistan crescono i bisogni, aumentano le vittime e le zone colpite. Circa un quinto del paese è sommerso dall’acqua, interi villaggi sono stati spazzati via. Preoccupazione destano anche le notizie diffuse in questi giorni secondo cui i grandi proprietari terrieri per salvare le proprie terre starebbero cercando di deviare artificialmente il corso dei fiumi, mettendo così in pericolo molti piccoli villaggi rurali. In un contesto così difficile Caritas Pakistan, con il sostegno delle altre Caritas, tra cui Caritas Italiana, continua a lavorare per rispondere in maniera efficace e mirata ai bisogni di un contesto che evolve continuamente. Per questo ha avviato un nuovo piano di intervento che prevede un impegno di 10,6 milioni di euro per i prossimi sei mesi.A beneficiarne sono 360.000 persone, appartenenti soprattutto alle fasce più vulnerabili, che ricevono cibo, tende, medicinali, oltre che assistenza sanitaria e infrastrutturale.Sin dall’inizio di questa emergenza la Conferenza Episcopale Italiana si è attivata stanziando un milione di euro e invitando le comunità ecclesiali alla preghiera e al sostegno delle iniziative di solidarietà promosse dalla Caritas Italiana.Nello specifico Caritas Italiana da anni è accanto a Caritas Pakistan con aiuti strutturali, interventi di promozione del microcredito e di integrazione sociale, mobilitazione nelle purtroppo ricorrenti calamità naturali.Anche dopo le recenti alluvioni Caritas Italiana ha prontamente lanciato un appello - che rinnova a fronte dei bisogni crescenti - e sta concentrando gli aiuti su 4.795 famiglie, circa 30.000 persone, in cinque diocesi colpite (Multan, Quetta, Faisalabad, Rawalpindi/Islamabad e Hyderabad), alle quali è garantita la distribuzione di tende, cibo, articoli non alimentari di prima necessità, oltre che assistenza sanitaria e medica.
|
progetto: SoMigrafica 2009