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La parabola del twittatore

 

La parabola del twittatore del direttore della sala stampa vaticana Federico Lombardi è una simpatica riproposizione della retorica di Gesù in chiave moderna. Senza colpo ferire Lombardi fa un paragone tra le dinamiche dell’annuncio che i vangeli sinottici descrivono teologicamente con la parabola del seminatore, ed il nuovo strumento scelto del papa.

“Il nuovo twittatore uscì nel continente digitale per twittare. Alcuni abitanti del continente dissero: “Che ci fa qui questo intruso? In questo campo solo noi sappiamo che cosa e come bisogna twittare!”. E lo presero in giro e gli volsero le spalle. Altri abitanti dissero: “Interessante e divertente! Vediamo se avrà più followers di altri VIP, attori o calciatori”. E fecero le loro considerazioni sui numeri, ma non pensarono a cosa dicevano i tweets e dopo un po’ se ne disinteressarono. Altri dissero: “Bene. C’è qualcuno che si preoccupa di dirci delle cose che ritiene importanti per ognuno di noi. Staremo attenti per vedere e sentire, e saremo contenti di ritwittare ai nostri amici in ricerca come noi”. E i tweets portarono frutto e si moltiplicarono, per trenta, per sessanta, per cento… Chi ha orecchi per intendere, intenda”.

Non è un caso che il papa abbia deciso di aprire il suo @pontifex durante l’anno della fede. La Chiesa dimostra di pensare internet per quello che è: uno strumento, senza demonizzarlo e senza santificarlo. In questo senso è interessante la polemica sorta tra il direttore della Civiltà Cattolica Antonio Spadaro ed un articolo di Christian Martini Grimaldi sull’Osservatore Romano uscito poco prima dell’annuncio dell’account twitter del papa.

Antonio Spadaro è anche autore di libri sul ruolo dello strumento internet sulla diffusione del messaggio evangelico come Cyberteologia che da il nome anche ad un suo blog e di un ebook uscito il giorno stesso dell’apertura dell’account twitter del Papa @pontifex  dal nome emblematico: Twitter Theology . Il gesuita qui presenta twitter paragonandolo alla struttura della poetica giapponesa dell’Haiku ed a S. Ignazio di Loyola che scriveva: «Non è il molto sapere che sazia e soddisfa l’anima, ma il sentire e gustare le cose interiormente».

 

Riccardo Incandela

 

 

 

progetto: CytyMy