Vincenzo Noto |
PERCHE' BISOGNA RIBELLARSI ALL'EUROPA CRISTOFOBICA
Qualche giorno fa il limite è stato superato perché la Corte Europea dei diritti dell'uomo ha sentenziato che il crocefisso non possa più essere esposto nelle classi perché "perturba emozionalmente" gli alunni e non consente alla scuola pubblica di "inculcare agli allievi un pensiero critico". La sentenza appartiene ad una sottospecie del "diritto con la D maiuscola" e fa a pugni con un'altra sentenza, quella del Consiglio di Stato del 2006 che ha evidenziato che il crocefisso in un'aula giudiziaria o in una scuola ha si una origine religiosa, ma di fatto esprime la piena laicità dello Stato perché rappresenta il nostro ordine costituzionale e la nostra società. Il crocefisso infatti rimanda ai Valori della tolleranza, della solidarietà, della libertà, dell'abnegazione e dell'integrità morale.
Si può infatti anche
non credere che quel vero Uomo, che fu crocefisso oltre 2000 anni fa,
fosse anche vero Dio ma nessuno può negare che quel sacrificio cambiò il
corso della storia. Da quel momento i bambini furono elevati in considerazione , gli ammalati non furono emarginati, la schiavitù di fatto fu abrogata e la vita assunse una rilevanza assoluta, a cominciare da quella del nascituro. Da quando quel Cristo evangelizzò il mondo e per questo fu crocefisso, uguali divennero il ricco e il povero, il locale e lo straniero, il giovane e il vecchio, il disabile e l'abile. Tutto questo ha avuto, ed ha, come significato quella Croce con quel Cristo. E tutto ha un nome e cognome: si chiama Civiltà Occidentale che taluni vorrebbero eliminare ma che non si può cancellare come si fa con la lavagna perché tutto in Europa, e in Italia in particolare, ruota attorno a questo simbolo.
Pensiamo, per esempio,
all'ambito dell'urbanistica e a quello architettonico in particolare. Le
nostre radici spirituali ci hanno insegnato che le chiese sono
patrimonio di tutti. Se oggi una parte significativa delle guide
turistiche delle nostre città trattano di chiese, è perché le nostre
radici fanno riferimento a quel Cristo. Così come anche il tema
dell'educazione è profondamente connesso a quel crocefisso. Ogni
attività educativa infatti si basa su È chiaro! La scelta etica fondamentale spetta alla libertà e alla coscienza di ciascuno di noi, ma la presentazione è la proposta di una cultura e di un modello, non è di certo un ostacolo; semmai è la condizione stessa per una scelta consapevole e responsabile. Non permettere di parlare delle nostre radici, non presentare la nostra tradizione culturale e religiosa è, essa stessa, una scelta culturale. SBAGLIATA !!
Implica che le persone
crescono meglio se non si pongono seriamente, drammaticamente e
generosamente la domanda sul senso ultimo, suggeriscono che sia meglio
che i genitori parlino ai figli di sport e di vacanze, ma non di Dio e
del senso della vita. E bene fa il Governo a dichiarare che resisterà alla sentenza di un organismo che fra l'altro non gode di particolare prestigio.
Alessandro Pagano
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progetto: SoMigrafica 2009