Vincenzo Noto |
A RISCHIO IL NOSTRO SISTEMA DEMOCRATICO
Ci attendono giorni ancora più bui di quelli che abbiamo vissuto in questo primo mese del 2011. E il dato più sintomatico è dato dal conflitto senza più controlli tra le istituzioni, fatto salvo il ruolo molto dignitoso della presidenza della Repubblica. Il presidente del Consiglio, ormai fuori dalla grazia di Dio per tutto ciò che ogni giorno arriva alle cronache della sua sconsiderata vita privata (ma già l’ex moglie Veronica Lario che certamente lo conosceva bene aveva fatto trapelare qualche cosa di molto grave), attacca senza nessun controllo il presidente della Camera, Giancarlo Fini, che, a sua volta, ricambia cordialmente umiliando Berlusconi e la sua parte politica; Schifani, presidente del Senato per grazia ricevuta, non si lascia scappare nessuna occasione per dimostrarsi a servizio totale del suo superiore, Lui; Frattini dopo due anni che non frequentava il Senato nel giro di poche ore si presenta per accusare Fini e fare un servizio sempre a Lui; Cicchitto e Gasparri da parte loro e, senza nessuno sforzo, ogni volta che parlano abbassano il livello del dibattito parlamentare…e potremmo continuare ancora per qualche pagina senza nessuna soddisfazione e con la certezza che mai nel nostro paese si era raggiunto un livello così basso nella vita pubblica. Il Tutti contro tutti, il conflitto istituzionale permanente, il dossieraggio continuo, il tifo per lo sfascio totale pur di difendere la propria parte politica, nel momento in cui celebriamo il 150° anniversario dell’Unità d’Italia dovrebbe preoccupare non poco chi ancora è interessato alla democrazia in Italia dove da un po’ di tempo si parla con qualche fondamento di una dittatura strisciante. Purtroppo il livello della classe politica che ci governa non è molto alto anche per colpa di un sistema elettorale che non consente di scegliere i propri rappresentanti, ma manda in Parlamento i prescelti da chi governa le forze partitiche e c’è pure chi sceglie i propri avvocati, medici, amministratori, impiegati, parrucchieri, attricette e donne delle quali tanto si chiacchiera in questi giorni. Con l’aggravante che si è diffusa una cultura di “cu acchiappa un turcu è u so” e si gestisce per fini personali o di gruppo qualsiasi spazio di potere che ci si è accaparrati. La voce della Chiesa e dei vescovi non esce al di là delle sacrestie tanto è flebile, il mondo della cultura si spacca ogni giorno di più, i giovani non ci sono in nessuna circostanza tranne i pochi gestititi dai soliti noti…e ci avviciniamo paurosamente al collasso del nostro sistema democratico minato da una dittatura strisciante. Vorrei avere torto in ogni parola di questo articolo e spero di essere smentito in qualsiasi momento con notizie di segno totalmente opposto.
Vincenzo Noto
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