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Un mese senza te.

a cura di Antonino Noto

 

E’ passato un mese dal tuo addio. Ci sei mancato e la tua assenza crudele e insopportabile ci rende avviliti. In questa triste ricorrenza, voglio renderti omaggio pubblicando alcuni commenti che ho trovato sul web di colleghi, fedeli, familiari o semplici conoscenti che hanno manifestato la loro solidarietà. Alcuni di loro hanno in parte tratteggiato un po’ la tua personalità, la tua bontà, la tua tenacia e le tue capacità.

 

Spero che questo “collage” ti faccia piacere.

             

 

Anna

Piango perché mi manchi tanto ma, in questi bruttissimi mesi, la malattia ci ha uniti molto di più e penso alle tue parole: "non piangere, prega! ".Io, la malattia, volevo dividerla con te, ma Dio aveva un piano diverso dal nostro: ti ha voluto col lui... La sera guardo il cielo e la stella che brilla di più sei tu, fratello mio. Ti voglio bene tanto!

 

 

Leoluca Orlando

DON VINCENZO NOTO. MAESTRO D'IMPEGNO CIVILE E PASTORALE

Monsignor Noto ha saputo coniugare l'impegno pastorale con quello sociale e quello di operatore dell'informazione. Un impegno sempre a servizio dei più deboli che lo ha visto protagonista positivo nel promuovere sempre la cultura della legalità, in anni difficili dominati dalla prepotenza politico-mafiosa.'

 

 

La Repubblica, l’intervista ad Antonio Mirto

IL PRETE-GIORNALISTA CHE RACCOGLIEVA PANE PER I POVERI

RICORDATO da tutti come il sacerdote giornalista, quello che ha rifondato la Caritas di Monreale, che per primo s' è occupato di adozioni a distanza e che fu missionario in Tanzania, facendo del suo impegno verso i poveri una missione di vita. È morto nella sua abitazione di Palermo Vincenzo Noto direttore dal 2002 della Caritas diocesana di Monreale e giornalista professionista molto attivo sulla stampa, non solo cattolica. L' arcivescovo di Monreale, Michele Pennisi, celebrerà i funerali nel Duomo alle 10. Vincenzo Noto era nato a Bisacquino 69 anni fa, fu ordinato sacerdote nel 1969, e aveva conseguito tre lauree tra teologia, scienze politiche e diritto canonico. Si è appassionato al giornalismo lavorando per Avvenire, Famiglia cristiana, l' Osservatore romano, Jesus e il Giornale di Sicilia. «Ho seguito monsignor Noto prima come vicario generale dell' Arcidiocesi e poi come direttore della Caritas - racconta Antonio Mirto della Curia di Monreale e, di fatto, segretario di monsignor Noto e curatore del suo sito Internet. È stato un grande uomo che ha messo sempre i poveri al primo posto. Prima della malattia, andava personalmente in giro nei panifici o nelle pasticcerie per chiedere l' invenduto da distribuire ai poveri. Grazie a lui, la Caritas di Monreale adesso riesce a produrre 60 pasti a cui si aggiungono i 70 di Partinico e i 40 di Monreale». Noto è stato anche direttore dell' agenzia Mondo cattolico di Sicilia e del settimanale Novica e all' attivo aveva diverse pubblicazioni sul rapporto tra cattolici e politica e sul cardinale Pappalardo, di cui svelò un retroscena dopo il "segnale" ricevuto dalla messa all' Ucciardone che andò deserta. «Finiremo il libro che stava scrivendo su una donna africana- conclude Mirto- per continuare il suo impegno»

 

 

Enzo Mignosi

Grandissimo uomo, grandissimo cristiano. Una vita spesa per gli ultimi, sempre pronto a portare Gesù nel cuore degli altri. Una perdita enorme per la Chiesa, per i suoi cari, per chi lo ha conosciuto e amato. Addio Vincenzo, grazie di tutto.

 

 

 

Ignazio Bacile

Addio ad un uomo buono, una mente elevatissima che ha servito l'umanitá con vero spirito cristiano. R.I.P

 

Rosa1971

E' stato un esempio per tutti!

 

 

Mimmo Gerratana

Condoglianze di cuore, Antonino. Posso dire solo che non dimenticherò mai tuo zio Vincenzo, nonostante io non sia un credente. Ma questo non conta, davanti alla persona. A una persona con cui ho sempre potuto parlare apertamente, senza reticenze; una persona con cui si poteva parlare. No, non lo dimenticherò. Un abbraccio forte a te e tutti i tuoi familiari.

 

 

Lillo Calabrese

Mi ricorderò sempre di te,sentite condoglianze ai familiari.

 

 

Franco Zanini

Grande figura di uomo e di sacerdote.Esempio luminoso di missione sacerdotale,ahimè poco imitata e seguita .Da un breve incontro avuto mi colpi' la totale assenza di ricerca di facile populismo proteso come era a servire l'umanità senza mistificazioni.

 

 

Alessandro Amato ‏

E' morto monsignor Vincenzo Noto. Era un giornalista professionista, mio simpaticissimo collega al Giornale di Sicilia.

 

 

Claudio Almanzi

Monsignor Vincenzo era un uomo di grande valore sia come collega, sia come sacerdote. Ho avuto il privilegio e l’onore di poterlo conoscere alla fine degli anni Settanta quando ho lavorato all’ Ora di Palermo. Si tratta di una grave perdita per il giornalismo italiano”.

 

Gian Piero Corso

Ciao "Padre Noto". Ti ricorderò con grande dolcezza. Mi hai insegnato la bellissima arte del giornalismo. Quando mi hai voluto a Novica, come socio, come redattore e come amministratore. Non dimenticherò i tuoi grandi insegnamenti. Persona per bene, colta e molto intelligente. Un vero maestro. Adesso da lassù prega anche per me. Un rammarico: non avere pubblicato il tuo libro a cui tenevi tanto. Quello che ha raccontato la tua amata Africa. Ciao.

 

Ino Cardinale

E' presente, vivo, nei miei pensieri e, in tutta, sincera, amcizia, nel cuore!

Con grande rispetto chino il capo e, dopo la preghiera, lo abbraccio... Ci rivedremo, carissimo Vincenzo, laddove (lo spero per me, per te ne ho certezza!) vivremo la gioia della eterna "Carità".

 

Filippo Contorno

È tornato alla casa del Signore il carissimo Mons. Vincenzo Noto. Sacerdote,vero interprete del messaggio evangelico ,desideroso di " fare" e vivere da cristiano. Il suo amore verso gli ultimi fu tangibile nella gestione della Caritas diocesana e nell' immenso impegno dedicato ai fratelli africani per i quali costruì scuole e servizi e promosse l' adozione a distanza. Eppure era un eccelso uomo di cultura,che aveva capito da tempo ciò che oggi predica papa Francesco : " bando alle chiacchiere e ai discorsi da intellettuali che pochi capiscono e a nessuno servono", ma dar corpo con opere ed azioni all' amore cristiano che solidalmente va incontro a chi ha più bisogno.Eppure era un grande comunicatore come dimostrano i suoi scritti giornalistici, e i suoi tanti libri sulla storia della Chiesa e della fede.Svolse anche il ruolo di Vicario del vescovo di Monreale Mons. Pio Vigo con senso innovativo,la qual cosa gli creò antipatie rispetto alla più comoda condizione statica della diocesi.

Collaborò sempre con il Vaticano, con la sede Cardinalizia di Palermo ,amico fraterno del cardinale Pappalardo negli anni difficili della città. Diresse le testate Mondo Cattolico e Novica e si dedicò alla formazione dei cristiani in politica.

Un sacerdote- educatore volto al sociale e sempre proteso alla ricerca di giustizia e legalità nell' interesse degli " ultimi". Bisacquino perde uno dei suoi figli migliori che continuerà a mancarci.

 

Umberto Ginestra

Di Vincenzo ricordo il temperamento mite e lo sguardo pressoché interlocutorio ma tenace. Come di chi si aspetta una risposta. Come di chi ha un obiettivo e punta sempre a quello. Anche quando ti chiama e chiede “mi fai un pezzo su..?”, “qual è la posizione Cisl su..?”. E verso la Cisl, monsignor Vincenzo Noto, amico, collega, uomo di pace, “promotore instancabile di opere caritative” con le parole dell’arcivescovo di Monreale, Michele Pennisi, ha sempre nutrito attenzione e rispetto. Da operatore sociale, qual era. Da sacerdote, qual era. E da cronista, qual era. Ma un cronista che aveva messo al centro della propria vita la missione evangelica, senza se e senza ma. Una missione interpretata come schierarsi sempre e comunque, da promotore di iniziative e attività come da curioso osservatore, dalla parte “dei più piccoli e più poveri”, come Pennisi ha ricordato celebrando stamani nel Duomo di Monreale le esequie dell’ex direttore della Caritas diocesana, uomo antimafia. Fondatore di un complesso in Tanzania per l’asilo e l’assistenza ai bimbi poveri e malati. Ma anche giornalista professionista e come tale collaboratore di Avvenire, Famiglia Cristiana, Osservatore Romano, Jesus. Ancora, redattore del Giornale di Sicilia, direttore di Novica e dell’agenzia Mondo Cattolico. In ultimo, creatore del blog d’informazione vincenzonoto.it.
Aveva 69 anni, monsignor Noto, ed era gravemente malato. Se n’è andato in punta di piedi. Ma senza di lui, ora, siamo tutti più poveri.
Alla chiesa di Monreale di cui è stato anche vicario generale, e alla famiglia, il cordoglio della Cisl Sicilia.


 

 

Decano Don Lino Di Vincenti 

Domani piangerò in ricordo di un amico, ogni tanto la sera guardando il cielo sono sicuro che vedrò la tua Stella.

" In ricordo di un amico "

Ieri 18 dicembre, alle ore 19.00 è ritornato alla casa del Padre il mio amico e sacerdote Vincenzo Noto, nato a Bisacquino il 21 agosto del 1944. La nostra amicizia maturò - ancora ragazzi - all'ombra della Chiesa Madre di Bisacquino. Enzo ogni tanto mi ricordava le lunghe passeggiate a piedi verso San Ciro con mio fratello Calogero ancora giovane sacerdote ed arciprete di Bisacquino. Nelle lunghe passeggiate mio fratello ci raccontava i passi di Storia di un'Anima di Santa Teresa da Lisieux Quello che più era rimasto nel cuore di Enzo era legato alle stelle del cielo dove in ognuna è inciso il proprio nome perchè tutti abbiamo una stella nel cielo. La sua vocazione sacerdotale maturò alle scuole medie, non a caso nel suo corso di studi scelse il francese, perchè mio fratello che già ne apprezzava la sua intelligenza e le sue riflessioni religiose lo consigliò in tal senso. Al termine della scuola media entrò in seminario, erano tempi economicamente difficili, il papà e la mamma facendo dei grandi sacrifici pur avendo altri tre figli riuscirono a sostenerlo negli studi. Una caratteristica che si portò anche in seminario furono le lunghe passeggiate, era qui ascoltando i suoi discorsi, che noi comprendevamo quali sarebbero state le linee guida del suo sacerdozio. Per lui, come per noi, allora diventare sacerdoti era qualcosa di straordinario; così il 19 marzo del 1969, nella Chiesa del Carmine di Bisacquino, in quanto la Chiesa Madre era chiusa per i danni del terremoto, tra una grande partecipazione di persone venne consacrato sacerdote da Mons. Corrado Mingo. Quel giorno, ricordo, ascoltando le parole di Enzo che mio fratello si commosse e conoscendone le sue doti umane, sociali e religiose gli consigliò di continuare i suoi studi a Roma. In quello stesso periodo, anch'io, mi iscrissi alla facoltà pontificia di Roma, ma essendo stato nominato collaboratore della Chiesa Madre di Bisacquino, mi ci recavo solo per gli esami, mentre Enzo (come comunemente lo chiamavo), abitava stabilmente a Roma. Qui ebbe le capacità per entrare nella Diplomazia Vaticana e di iscriversi e poi laurearsi in una delle Università più importanti del mondo, la Luiss. Ritornato a Monreale ricoprì la carica di Cancelliere ed iniziò a collaborare con il giornale cattolico Avvenire. Il 23 febbraio del 1977 morì mio fratello Calogero e padre Noto scrisse un commovente articolo in questo giornale nazionale; alcuni anni dopo morirà il papà di Enzo, Rosario. Alcuni anni prima mio fratello aveva fondato a Bisacquino un'emittente privata: Radio Monte Triona, volle lui come Direttore. Sempre in quegli anni con padre Noto ci recammo in Germania io, lui ed un'altro sacerdote non della Diocesi di Monreale, facemmo l'esperienza di dormire in una tenda. Padre Noto, ogni anno nel periodo estivo ritornava a Bisacquino, di frequente predicava al Santuario della Madonna del Balzo, in quegli anni cominciò la sua collaborazione con il Giornale di Sicilia come redattore e il Cardinale Mons. Salvatore Pappalardo gli diede dei locali nella Curia di Palermo per creare l'Agenzia Mondo Cattolico. Di Mons. Vincenzo Noto colpivano le sue omelie che a prima vista potevano sembrare realistiche, ma non so come riusciva ad inserirci le perle più belle della filosofia. In quegli anni fece un viaggio in Tanzania, restò molto colpito da quel viaggio, per cui da allora sino al giorno della sua morte dedicò gran parte del suo tempo versò queste comunità povere, realizzò molte opere per quel Paese lontano tra l'altro una Chiesa dove volle che ci fosse anche un bel quadro della Madonna del Balzo che la comunità bisacquinese gli donò. Nel 2002 fu nominato dall'Arcivescovo Mons. Pio Vittorio Vigo Vicario Generale della Diocesi di Monreale. Il primo atto di padre Noto fu quello di diffondere in Diocesi la rivista Novica con l'articolo di fondo dedicato a Don Calogero Di Vincenti. Inoltre, su mio interessamento, portò avanti la pratica per una nuova istituzione del Capitolo della Chiesa Madre, riuscendo a fare sì che Bisacquino potesse avere tanti canonici. Dopo l'esperienza di Vicario Generale, volle ritornare tra i poveri divenendo Direttore della Charitas Diocesana istituendo tra l'altro nei paesi con più poveri della Diocesi la mensa dei poveri per dare un pasto alle persone bisognose. Lo scorso anno fu colpito da una grave malattia, ma sino all'ultimo è stato in prima linea anche come sacerdote celebrando a casa la messa solo sino ad alcuni giorni fa. Mi mancheranno di te i tuoi consigli, la tua umiltà, il tuo ottimismo e il tuo interessamento per la gente in difficoltà. Quando nel 1989 fui colpito da un infarto il primo sacerdote che mi venne a trovare fu padre Noto e grazie anche a lui ed hai suoi consigli che ho ritrovato la forza di riprendere la mia missione. Domani alle ore 10.00 nel Duomo di Monreale si svolgeranno i funerali, qui c'è solo il ricordo di un amico che ti ringrazia per i tanti momenti belli vissuti insieme. Domani piangerò in ricordo di un amico, ogni tanto la sera guardando il cielo sono sicuro che vedrò la tua Stella.

 

 

 

 

 

 

progetto: CytyMy